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Plusvalenza Superbonus: nel mirino 471.778 edifici

Posted by Leyla Cristella on 29 Febbraio 2024
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2024, plusvalenza su vendita immobili ristrutturati con Superbonus. A quanto ammonta la tassazione plusvalenza Superbonus? Quando si applica?di Redazione Tecnica / 19 febbraio 2024

Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del dl 34/2020 ad oggi, il Superbonus ha sviluppato un totale di investimenti pari a di 107 miliardi con 471.778 di edifici interessati.

È quanto emerge dall’ultimo report ENEA sull’utilizzo del Superbonus aggiornato al mese di gennaio, che offre un dato essenziale anche sugli edifici che, presumibilmente, potrebbero incorrere nelle pesanti imposte previste dalla legge di Bilancio 2024 per coloro che vendono un immobile ristrutturato con il Superbonus prima che siano trascorsi 10 anni.

Vediamo più in dettaglio in cosa consiste la plusvalenza Superbonus.

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Plusvalenza Superbonus 110%

Secondo quanto stabilito dalla legislazione finanziaria per l’anno 2024, in merito agli immobili diversi dall’abitazione principale e non ottenuti tramite successione, sui quali sono stati eseguiti interventi beneficiando del superbonus al 110%, sarà prevista l’applicazione di una tassazione sulla plusvalenza derivante dalla loro vendita entro un arco temporale di 10 anni

Plusvalenza Superbonus: a quanto ammonta

Da un’attenta lettura della Legge 213/2023, meglio conosciuta come legge di Bilancio 2024, si nota che le novità per il Superbonus 2024 non riguardano soltanto la rimodulazione delle aliquote e le nuove regole introdotte dal dl 212/2023.

Difatti, a partire dal primo gennaio 2024, coloro che decideranno di vendere – prima del decimo anno successivo – una proprietà ristrutturata sfruttando il Superbonus  si troveranno a fare i conti con significative imposte sulla plusvalenza.

Tassazione plusvalenze superbonus

In campo economico, la plusvalenza fa riferimento al profitto ottenuto dalla vendita di un bene, come un immobile o un titolo, il cui valore è aumentato rispetto al momento dell’acquisto.  La plusvalenza, viene calcolata sulla differenza tra il ricavo della vendita e il valore d’acquisto, incrementato di eventuali spese correlate all’immobile ceduto.

La misura applicata agli immobili riqualificati con il Superbonus è stata concepita per scoraggiare operazioni speculative e garantire che le agevolazioni fiscali siano effettivamente ed esclusivamente impiegate per migliorare l’efficienza energetica degli immobili.

In conformità con quanto previsto dal comma 64 della Legge di Bilancio 2024, per gli immobili sui quali sono stati effettuati interventi agevolati con il Superbonus al 110%, è prevista un’imposta sulla plusvalenza del 26% generata dalla loro vendita nei successivi 10 anni.

In particolare, per il calcolo delle plusvalenze, si stabilisce che queste siano costituite dalla differenza tra i corrispettivi percepiti nel periodo d’imposta e il prezzo di acquisto o il costo di costruzione del bene ceduto, aumentato di ogni altro costo inerente al bene medesimo.

La Legge 213/2023 introduce 2 scenari:

  1. nel caso in cui gli interventi agevolati si siano conclusi entro i 5 anni, all’atto della cessione, non si terrà conto delle spese relative a tali interventi nella eventualità che il beneficiato abbia scelto la strada della cessione del credito o dello sconto in fattura;
  2. nel caso in cui gli interventi agevolati si siano conclusi da più di 5 anni, si terrà conto del 50% di tali spese qualora si sia beneficiato dell’incentivo al 110% e siano state esercitate le opzioni di cessione del credito/sconto in fattura.

La nuova imposizione fiscale in vigore dal primo gennaio 2024 sembra estendersi a qualsiasi situazione in cui si sia usufruito del Superbonus, indipendentemente dalla sua percentuale (110%, 90%, 70% o 65%). Ciò vale sia nel caso in cui la detrazione sia stata utilizzata direttamente nella dichiarazione dei redditi, sia nel caso in cui si sia optato per la cessione del credito o lo sconto sul corrispettivo.

Esonero dell’imposta sulla plusvalenza Superbonus

Sono previste due eccezioni all’imposta sulla plusvalenza da Superbonus:

  • gli immobili ereditati per successione o donazione
  • gli immobili utilizzati come residenza principale dal venditore o dai suoi familiari per la maggior parte dei 10 anni precedenti la vendita, o per la maggior parte del periodo se inferiore ai dieci anni.

In caso di detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, tutte le spese possono essere considerate. Per gli immobili acquistati o costruiti da oltre cinque anni, il prezzo d’acquisto o il costo di costruzione è rivalutato in base all’indice Istat.

La trasparenza e la conformità alle nuove norme sono essenziali per evitare problemi legati al Superbonus, proprio per questo è importante utilizzare una piattaforma con checklist e linee guida Superbonus che ti aiuta ad operare in sicurezza durante la pratica e in vista di eventuali futuri controlli. Mantenere una corretta documentazione e consultare un esperto in materia fiscale può aiutare a navigare in questo complesso panorama normativo.

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